La legge prescrive l’adozione di misure dispensative e compensative, ovvero quell’insieme di interventi che consentono di acquisire strategie di apprendimento attraverso le quali il bambino potrà arrivare a studiare in maniera indipendente e autonoma.
È fondamentale dunque agire precocemente, entro la scuola primaria soprattutto, quando la plasticità celebrale è ancora elevata e gli interventi utilizzati possono condurre a veri e propri miglioramenti e allo sviluppo di strategie che possono potenziare l’automatizzazione dei processi di apprendimento e fronteggiare le richieste ed i compiti scolastici.
L’adozione delle misure dispensative e compensative (pc, tablet, audio-libri, scanner, ecc), sia a scuola che a casa, non può né deve comunque essere considerata una facilitazione o un vantaggio per lo studente, rappresenta invece un vero e proprio supporto, il cui unico obiettivo è garantire l’apprendimento.
Ecco perché lo studente DSA, che si avvale di questi strumenti, è paragonato a un miope che utilizza gli occhiali. Per questo motivo gli strumenti compensativi risultano indispensabili, in quanto: “modalità diverse di imparare ad apprendere”.
Tali interventi risultano ancora più efficaci se e quando utilizzati attraverso approcci che non si focalizzano solo sui punti deboli del bambino ma che sappiano andare oltre, valorizzando e sfruttando: le sue competenze e capacità residue, i suoi punti di forza, le emozioni, passioni, interessi, ecc. mirando cioè a quello che noi clinici definiamo “benessere psico-fisico” del bambino.
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